In materia di turismo sul Monte Amiata si sono registrati dati positivi. Ecco cosa dice Confesercenti
Terminato il lungo periodo delle festività natalizie è possibile affermare che anche la montagna ha fatto la sua parte. Dopo un’estate positiva, da un punto di vista turistico, per la provincia di Grosseto, anche l’Amiata sembra aver giovato del clima di ritrovata fiducia che già si era registrato nei mesi scorsi per chi opera con il turismo.
Confesercenti tira le somme di questo ultimo dell’anno: «Un incremento di presenze si è avuto sicuramente per quanto riguarda il cenone di Capodanno. Molti ristoratori hanno avuto il tutto esaurito e in tanti raccontano di presenze anche di qualche giorno, sino all’Epifania».
Certo il clima ci ha messo lo zampino: la neve ha invogliato tanti a trascorrere qualche giono sulla nostra montagna.
Se a godere di questo incremento sono soprattutto i ristoratori, resta invece stabile il dato per gli albergatori, che non hanno rilevato cambiamenti rispetto al 2016. «Molti esercenti parlano di un’onda lunga che si è protratta sino ad ottobre». Prosegue l’associazione di categoria «e che andrà avanti ancora per qualche giorno».
Un dato che si inserisce in un più vasto contesto di incremento che per il centro Italia fa registrare un +1,9%. «Il meteo ‘da neve’ ha dato una mano alle località montane, per le quali, in Italia, si parla di un aumento dei flussi del +2,2%.
«Nonostante il settore continui a soffrire i problemi di sempre, dalla promozione insufficiente ai deficit logistici e infrastrutturali, reali e digitali, le imprese turistiche hanno fatto la loro parte, mostrandosi capaci di intercettare e soddisfare la crescente domanda di Italia (anche interna) – prosegue Confesercenti -. Ma il lavoro aggiuntivo è stato premiato solo in parte: i margini degli operatori continuano ad essere messi sotto pressione dall’eccesso di costi burocratici e fiscali che penalizzano il settore. Gli stessi turisti, in Italia, sono tassati più che in altri Paesi. Serve un piano di promozione che consenta di andare oltre il turismo mordi e fuggi».