Sull’Amiata è iniziata la stagione dei funghi ed è importante conoscere poche e importanti regole da rispettare
Dopo un’estate torrida, con la fine di agosto sono arrivate le prime piogge e sull’Amiata ha fatto capolino un clima favorevole per i nostri amati funghi. Ecco dunque che dai boschi più a valle sino a quelli situati nella parte alta della montagna, i “fungaioli” sia locali che non, hanno iniziato a perlustrare le vaste aree verdi del vulcano spento e anche se nell’indole del buon raccoglitore di funghi c’è in primo luogo il rispetto della natura e dell’ambiente, per fare in modo che questa pratica possa essere il più possibile sostenibile suggeriamo cinque semplici regole da rispettare nel bosco, tutte pensate al fine di tutelare al meglio il nostro bosco.
Munirsi di strumenti idonei per la raccolta
Le bustine di plastica stanno sparendo perfino dai centri commerciali quindi perché abusarne l’utilizzo? Importante dunque è munirsi di contenitori che permettono la ricaduta a terra di spore, un bastone meglio se procurato da casa e un coltellino per tagliare i funghi. Quest’ultima regola vale soprattutto per i Porcini.
Rispettare i funghi piccoli, perché devono crescere
Secondo alcune disposizioni determinate da una Legge Regionale esistono delle dimensioni ben precise che distinguono un fungo maturo da uno piccolo. In pratica è buona regola saper riconoscere a colpo d’occhio se un fungo può essere raccolto oppure tenuto a terra, il rispetto della natura vuole ad esempio che non vengano raccolti funghi Porcini dalle dimensioni inferiori o uguali a quelle di una noce. La leggere regionale che regola la raccolta dei funghi dice che il cappello dei porcini non dovrebbe superare i 4 centimetri. Per altre specie raccogliere funghi di medie e grandi dimensioni significa anche identificare meglio il prodotto ed essere sicuri che quello che si va a raccogliere è un fungo commestibile.
Non si può entrare nel bosco con un paniere vuoto e uscire con quattro panieri pieni di funghi
C’è un limite a tutto anche alla raccolta dei funghi e questo limite si quantifica in un massimo di tre chili al giorno (che non è poco).
Nel bosco non bisogna camminare in punta dei piedi ma nemmeno essere come “Attila”
Da piccoli e ingenui fungaioli purtroppo la prima cosa che il nostro istinto dice di fare è quella di distruggere i funghi ritenuti cattivi. Ecco, chi è genitore sappia che la primissima regola del “bravo bambino fungaiolo” nel bosco è quella di non distruggere alcun tipo di fungo perché tutti sono importanti anche se non tutti sono commestibili. Altra regola, forse non scritta, ma importante da rispettare è che il terreno è fatto per camminare, per correre e per essere rispettato non certo per essere rastrellato o divelto. Quindi camminare nel bosco significa entrare in contatto con la natura, la quale chiede rispetto.
Nel dubbio non raccogliere
Anche se si presuppone che ogni buon fungaiolo sappia riconoscere un Porcino da un’ Amanita Falloide è altrettanto importante ricordare che al mondo esistono, almeno secondo le ultime stime, circa 3 milioni di specie di funghi e confonderne una con un’altra a volte può essere possibile. Quindi siate dei “fungaioli” responsabili. Essere sicuri di ciò che si raccoglie in realtà dovrebbe essere la prima regola da rispettare.
Ci sono poi altre regole da rispettare. In Toscana la raccolta dei funghi epigei è disciplinata dalla L.R. 22 marzo 1999 n. 16 e successive modifiche ed integrazioni. Ecco il link all’opuscolo.