La villa rischia di chiudere al pubblico. Si tratta di un gioiello architettonico ai piedi dell’Amiata e a due passi dalla via Francigena
La Villa Sforzesca di Castell’Azzara è una candidata della provincia di Grosseto tra “I luoghi del cuore” del Fai (Fondo ambiente italiano), la campagna nazionale promossa in collaborazione con Intesa Sanpaolo per assicurare un futuro ai beni più amati dell’Italia. C’è tempo fino a giovedì 10 aprile per votare cercando il proprio luogo del cuore sul sito del Fai a questo link. Al momento la Villa Sforzesca ha ottenuto oltre 2mila voti. Per sensibilizzare e dar forza alla votazione, Monia Benedetti, Beatrice Tenci, Luisa Caporali, Eleonora Puggioninu e Patrizia Nasini, hanno costituito il Comitato “Sosteniamo Villa Sforzesca”, che si impegna, per quanto possibile, anche a verificare periodicamente lo stato dell’immobile assieme a personale del Comune.
Campagna Fai: obiettivo è ottenere un contributo
Per la riapertura al pubblico di Villa Sforzesca c’è dunque esigenza di reperire risorse; diviene importante, se non fondamentale, partecipare alla votazione on line per dar forza alla sua candidatura nella campagna FAI.
I primi tre luoghi con più voti, infatti, riceveranno rispettivamente 70mila, 60mila e 50mila euro mentre, quelli che raggiungeranno la soglia dei 2500 voti, potranno ambire a un contributo economico con un progetto di restauro e di valorizzazione, candidandosi al bando che lo stesso FAI aprirà alla fine di ogni censimento.
Villa Sforzesca
Al centro di una vasta e fertile pianura, agli estremi confini della Contea di Santa Fiora, oggi parte del Comune di Castell’Azzara, Villa Sforzesca venne costruita nel 1576 su volere del cardinale Alessandro Sforza, figura singolare e affascinante, abile uomo politico ed amministratore, ma anche noto cacciatore di briganti.