Un’operazione, quella messa in campo dalla Piazzoletta che parte da un progetto molto più articolato e che punta a sviluppare un marchio commerciale partendo proprio dal raccolto di questi olivi. L’associazione guidata da Fulvio Ponzuoli si pone l’obiettivo di recuperare gli olivi, censire le piante monumentali, dunque comunicarle alla Regione e promuovere il luogo attraverso attività outdoor. In ebike o a piedi si possono intraprendere sentieri che attraversano questi ambienti incontaminati.
A Semproniano, in questo territorio di confine tra l’Amiata e la Maremma c’è una distesa di olivi che conta più di 35mila piante. Un luogo verde e naturale ma che i soli proprietari non riuscivano a tenere ordinato così è intervenuta un’associazione locale, La Piazzoletta, che si è prefissata l’obiettivo di prendere in gestione le piante di olivo, risistemarle e riportarle in produzione.
Tra gli olivi che l’associazione gestisce c’è anche il famoso Olivone. Ecco, proprio l’Olivone di Fibbianello (Fibbianello è il nome della località dove si trova la grande pianta) è molto conosciuto sia per le sue dimensioni – oltre 24 metri di altezza (il più grande di Europa) sia per l’episodio di cronaca che lo ha marchiato per sempre. Nel 1998 un incendio doloso lo distrusse in gran parte; della sua chioma sono rimasti solo il tronco centrale svuotato che ne ricorda l’antica imponenza e le due branche principali annerite dal fuoco. Ma l’Olivone non è morto, a distanza di qualche anno dalla sua base sono ricresciuti vigorosissimi polloni tra i quali si erge ancora una branca bruciata, ma i ricacci hanno un’altezza di almeno tre metri e producono olive. Dietro a questa pianta c’è stato un progetto di recupero portato avanti dagli enti locali con la collaborazione dell’Istituto Tecnico e Professionale “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto. La finalità è quella di valorizzare la pianta diffondendone la conoscenza, studiarla, recuperarla. Oggi l’Olivone ha ispirato ulteriori progetti ed è proprio di questi giorni la notizia tanto attesa: il Dna di questa pianta è risultato sconosciuto agli scienziati tanto che oggi si può parlare di “Genoma Olivone”.
Semproniano è un territorio tutto da scoprire perché oltre a vantare delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche uniche (una su tutte la Riserva naturale Bosco dei Rocconi) conserva una tradizione gastronomica e culinaria eccezionale. Sempre l’associazione La Piazzoletta da ormai qualche anno ha iniziato a lavorare alla valorizzazione dei grani antichi. Nelle campagne di Semproniano si coltivano antichi semi che poi vengono trasformati in prodotti eccezionali da degustare nei locali del luogo.
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