PRODOTTI DI QUALITA SULL’AMIATA: IL PUNTO SULL’OLIVASTRA SEGGIANESE
Olio Seggiano DOP: verso un vero Consorzio di tutela per rilanciare la partecipazione dei soci e la lotta alla mosca olearia
Si è svolta ieri, giovedì 6 ottobre, la prima assemblea dei soci del Consorzio Olio Seggiano DOP dopo l’elezione del nuovo direttivo. Molti i soci e le aziende produttrici dell’extraergine di olivastra seggianese presenti in sala (locali Unione dei Comuni dell’Amiata Grossetana). “Proseguire la strada verso la realizzazione di un vero e proprio Consorzio di tutela dell’olivastra seggianese che sia capace di controllare il corretto uso del nome della cultivar in etichetta dop”. Parole chiare quelle del Presidente Luciano Gigliotti che ha voluto tracciare, in questa prima assemblea gli obiettivi per il futuro. “Il bilancio di questa prima assemblea è positivo – dichiara il presidente – nonostante le difficoltà dovute, principalmente, alle limitate risorse economiche del Consorzio. Dal confronto con i soci abbiamo ricevuto la fiducia sul programma di attività presentato – continua Gigliotti“. Il programma nei prossimi mesi prevede di proseguire verso la realizzazione del Consorzio di tutela dell’olivastra seggianese che sia capace di controllare il corretto uso del nome della cultivar in etichetta, di attuare un piano di azione per contrastare la mosca olearia su area vasta, sostenere i soci nella partecipazione al prossimo Pif sull’olio, promuovere nelle scuole una proposta a favore dell’educazione alimentare e dei corretti stili di vita e potenziare la comunicazione e la promozione online. Infine è importante per il consorzio offrire nuovi servizi ai soci. “Vogliamo diventare un Consorzio di tutela della qualità del nostro prodotto, l’olivastra seggianese; aspiriamo a coinvolgere le migliori energie del nostro territorio che ci piace raccontare attraverso l’olio – conclude – che qui produciamo. Siamo anche attenti a quello che accade intorno a noi, per esempio, vediamo con favore l’imminente entrata in vigore dei nuovi accordi di Parigi sul clima, appena ratificati dal Parlamento europeo, che prevedono azioni di contrasto al riscaldamento globale utili a salvare gli orsi polari e le piccole-medie imprese in quei settori dell’agricoltura, quali l’olivicoltura, che più risentono degli effetti del cambiamento climatico, tra i quali abbiamo imparato a conoscere la mosca olearia. Siamo anche attenti a quello che accade intorno a noi, per esempio, vediamo con favore l’imminente entrata in vigore dei nuovi accordi di Parigi sul clima, appena ratificati dal Parlamento europeo, che prevedono azioni di contrasto al riscaldamento globale utili a salvare gli orsi polari e le piccole-medie imprese in quei settori dell’agricoltura, quali l’olivicoltura, che più risentono degli effetti del cambiamento climatico, tra i quali abbiamo imparato – conclude – a conoscere la mosca olearia”.