UN RINNOVATO CONSORZIO DI TUTELA E TRE IMPORTANTI EVENTI SULL’AMIATA CHE PROMUOVONO L’OLIVASTRA SEGGIANESE
La “Cultivar” che caratterizza il Monte Amiata al centro di numerose manifestazioni a Montegiovi, Montelaterone e Seggiano
La monocultivar Olivastra Seggianese si sta facendo sempre più strada nell’immaginario dei consumatori che sulla propria tavola pretendono di avere olio extravergine di oliva di qualità. Alla base di tutto c’ è un lavoro di comunicazione e promozione, sempre più corale e sempre più condiviso da parte di pro loco (Seggiano, Montegiovi, Montelaterone ecc), Fondazione Le Radici di Seggiano, amministrazioni comunali e Consorzio Olio Seggiano Dop, soggetti che hanno come obiettivo quello di promuovere e far conoscere questa prelibata coltivazione. Tipica delle pendici dell’Amiata, la cultivar “Olivastra Seggianese” è una pianta resistente alle basse temperature invernali che ne ha consentito la coltivazione nell’area pedemontana del Monte Amiata, ad un’altezza compresa tra i 460 e i 650 mt s.l.m.. Le piante sono di grandi dimensioni, con chiome imponenti, caratterizzate da elevato vigore vegetativo ancora oggi coltivate in modo tradizionale. L’olio extra vergine “Seggiano” è ottenuto da minimo l’85% di olive della Cultivar Olivastra Seggianese. Sul finire delle attività di raccolta delle olive e sempre più convinti di una stagione che non ha espresso grandi numeri in termini di quantità ma che ha tutte le carte in regola per determinare un’ottima annata (qualitativamente parlando), Montegiovi, prima con la “Sagra della Bruschetta” e poi questo sabato (5 novembre) con l’evento unico “Ecco l’olio novo”, prossimamente Montelaterone (frazione di Arcidosso) con la “duegiorni” della quindicesima edizione della “Festa Verde Oro” (19 e 20 novembre) e a concludere Seggiano con Olearie a metà dicembre, questo antico e prezioso frutto del Monte Amiata sarà al centro di importanti eventi gastronomici, tematici e culturali.
L’olio sull’Amiata è inteso dunque come elemento in grado di esprimere la sua territorialità e in grado di comunicare all’esterno questa unicità tipica del Monte Amiata. L’ Olivastra Seggianese ha saputo nel tempo gettare le basi per la creazione di una filiera che nel suo percorso di promozione e valorizzazione ha incontrato la storia e la cultura, intercettando la curiosità e la professionalità di importanti studiosi del settore, e che quindi ha permesso di avvicinare a questo territorio molte menti preziose. A testimoniare quanto l’olivastra sull’Amiata sia “non solo coltura e condimento” ma anche cultura e consapevolezza, nel cuore di Seggiano, sorge il museo dell’Olio. Il visitatore può addentrarsi in un fantastico e unico percorso dove sarà condotto alla scoperta di questa pianta che rende, a suo modo, unico il Monte Amiata. A testimoniare ulteriormente il fatto che oggi l’Olivastra Seggianese è una presenza importante sul territorio è anche il numero, sempre maggiore, di giovani olivicoltori che si affacciano a questo mondo e lo fanno con molta professionalità e dedizione, andando a produrre, oli in grado di troneggiare su molte tavole.
Se da una parte dunque l’olio è gastronomia e cultura dall’altra è anche fonte di una grande ricchezza paesaggistica da contemplare e al contempo da proteggere. Inedita sarà la “suggestiva” passeggiata ( in programma per domenica 20 novembre in occasione della Festa a Montelaterone) che condurrà i visitatori tra gli olivi secolari, attraversando la vallata di Montelaterone per giungere, passando per Montegiovi, a quella di Seggiano. Un percorso trekking da fare accompagnati da una guida e che permette di affacciarsi su scorci dai panorami unici.
Le manifestazioni che abbiamo citato sono state organizzate dalla Pro Loco Montelaterone, Pro Loco di Montegiovi, Pro Loco di Seggiano, in collaborazione con Fondazione Le Radici di Seggiano e il sostegno del Consorzio Tutela Olio Seggiano DOP e patrocinati dai comuni di Arcidosso, Castel del Piano e Seggiano.
Per i programmi completi consultate le due locandine, prossimamente sarà inserita anche quella dedicata a “Olearie”