Uno spazio espositivo in fermento, cultura come pane quotidiano e un paese dove l’estate non finisce
“L’estate sta finendo, canta una canzone alla radio, ma a Montelaterone non ce ne accorgiamo“. Angelika Georg (direzione dell’associazione Melquiades/Teatro Schabernack) è propositiva, culturalmente molto originale e quando allude alla famosa canzone italiana non dice affatto una banalità. Questo piccolo e incantevole borgo amiatino è un luogo che, come abbiamo detto anche in altre occasioni, è stato in grado di rinascere e di rispondere alla crisi, grazie a un importante lavoro culturale portato avanti dalle associazioni del territorio. Quindi ecco che l’estate, simbolo di fermento e movimento, a Montelaterone sembra non finire mai e tanto per dare conferma di quanto appena detto segnaliamo che sabato scorso è stata inaugurata la nuova mostra di acquerelli dell’artista jelica Raseta. Inserita nel ciclo di spettacoli, mostre e letture de “Lo sguardo e l’ascolto” (direzione artistica di Joerg Fischer / Angelika Georg) la mostra è stata allestita all’ Ala Sinistra, uno spazio dedicato alla cultura situato all’ingresso del centro storico. Le opere di Raseta, originaria serba, residente sul territorio amiatino da diversi anni e con alle spalle studi di architettura a Sarajaevo e un master all’accademia di belle arti di Belgrado, riprendono e riproducono la bellezza della natura amiatina.
“Le nostra attività continuano a susseguirsi a ritmo sostenuto – continua Angelika – in questo incipiente autunno, per rendere questi luoghi vivi anche quando il flusso turistico scema e gli abitanti tornano alla loro quotidianità”. Dell’artista che ha le sue opere in esposizione dicono: “Le opere di Raseta nascono dallo stupore che colpisce chi riesce a vedere nelle cose la loro “narrazione interiore”, dall’assoluta attenzione alla qualità essenziale di ogni cosa, alla forza interna e alla specifica pulsazione di tutto ciò che ci circonda. Dopo alcuni anni di “incubazione” Jelica ricomincia a dipingere. In questi luoghi amiatini matura uno sguardo capace di ritrovare bellezza in ogni angolo: nella faggeta amiatina, in un gruppo di piccioni così come negli oggetti di ogni giorno, immersi nella magia del quotidiano. Nell’acquarello ritrova un linguaggio che, da riflessivo e simbolico, diviene via via sempre più fluido e immediato, riuscendo a rispondere perfettamente a quella cascata di stupore e godimento che i suoi occhi sperimentano. Così ogni cosa si rivela come un piccolo dono inaspettato, che preme per essere condiviso e trasmesso in immagine, segno di gratitudine per lo stupore e la bellezza dell’essere e dell’esserci”.
La mostra è possibile visitarla nel weekend in orario 17 -19 , oppure dietro prenotazione al numero (+39) 338 6448450