Rispolverato un documento degli anni 50 che contiene tanti soprannomi dei cittadini di Montelaterone. Chi conoscete?
Lo si dà per via di una caratteristica fisica, caratteriale, comportamentale, lo si dà e spesso lo si porta fino alla “morte”, tanto da sostituire nella vita quotidiana anche il nome. I soprannomi sono il terzo nome non scritto all’anagrafe ma spesso molto più popolari dei nomi propri.
Spesso i soprannomi sono la sintesi di una caratteristica facile da decifrare, altre volte l’interpretazione e la comprensione dell‘appellativo scherzoso non sempre è possibile: alcuni di essi rimangono enigmatici, misteriosi ed assolutamente intraducibili. questo perchè il soprannome nasce da azioni o da comportamenti non sempre chiari e lineari.
Da nord a sud, passando per il centro della nostra penisola, assegnare il soprannome a una persona è una pratica che non ha età, trova le sue radici in un passato indefinito ed è stata tramandata nei secoli.
Oggi possiamo dire che nella cultura dei popoli latini è copiosissima è la produzione dei soprannomi.
Dopo circa 70 anni, dall’archivio privato di un cittadino della piccola comunale di Montelaterone (nel comune di Arcidosso) è emerso un documento redatto da Ennio Borghi e Giulio Moscadelli il 1 ottobre del 1950 dove sono stati registrati oltre 250 soprannomi di cittadini del borgo amiatino. Un registro informare intitolato “A TUTTI I NOSTRI COMPAESANI” e che nelle prime righe del testo gli autori sottolineano che: “Questa raccolta di soprannomi di persone di Montelaterone non ha certamente lo scopo di mettere in ridicolo persone che per caratteristiche, personali e spiccate qualità, meritano di essere ricordare ai presenti ed ai posteri, affinché tutti ne abbiano cara memoria”.