150 chilometri, 7 tappe, 9 Comuni coinvolti. Dal 21 aprile al 1 maggio per la prima volta sarà possibile scoprire i percorsi di “Vetta Mare”
Si tratta della sintesi perfetta di un lavoro corale portato avanti con progettualità e passione da nove comuni della Provincia di Grosseto. “Vetta Mare” è il progetto che unisce la montagna al mare, e più esattamente la vetta dell’Amiata con Porto Ercole ed è stato presentato sabato scorso a Manciano. Nel concreto si tratta di percorsi immersi nella natura da compiere a piedi, in bici o a cavallo che attraversano territori tra loro diversi e contemporaneamente unici, per bellezze naturalistiche e paesaggistiche. I comuni interessati e che hanno lavorato a questo progetto sono quelli di Arcidosso, Castel del Piano, Santa Fiora, Castell’Azzara,Sorano, Capalbio, Monte Argentario ed Orbetello e che hanno deciso di mettere al centro del proprio interesse turistico ed economico l’escursionismo e il cicloturismo, due attività protagoniste dei flussi turistici nazionali e internazionali che hanno, in provincia di Grosseto, fortissime opportunità di crescita.
Il percorso di 151 chilometri, suddiviso in 7 tappe, che attraversa alcuni dei luoghi più belli e importanti dell’Amiata e della Maremma dal punto di vista storico, ambientale e naturalistico è suddiviso in tratte di circa 15-20 chilometri l’una e sono percorribili giornalmente da un camminatore o ciclista di livello medio. Dal 21 aprile al 1 maggio sarà possibile percorrere, con guide esperte il tracciato caratterizzato da strade bianche e sentieri e che attraversa e coinvolge tutte le realtà e le emergenze culturali, paesaggistiche, gastronomiche maremmane. E’ possibile strutturare il percorso in modo completamente autonomo, decidendo la lunghezza delle tappe e dove fermarsi per i pernottamenti. Sono molti, infatti, i paesi e le strutture presenti nel tracciato.
Dalla Vetta dell’Amiata a Castel del Piano, centro storico di notevole interesse storico, architettonico e anche enogastronomico, è infatti nelle campagne del paese amiatino che sorgono gli importanti vigneti del Montecucco Doc, e distese di olivi di Olivastra Seggianese. Distante appena due chilometri, al centro del cammino “Vetta Mare”, c’è il borgo medievale di Arcidosso, che mantiene intatto lo splendore del suo Castello Aldobrandesco, all’interno del quale c’è una splendida mostra sul personaggio di Davide Lazzaretti denominato il Cristo dell’Amiata. Di fronte al castello, il museo dedicato alla comunità Dzogchen di Merigar West, centro Tibetano tra i più importanti d’Europa.
Inserito fra i borghi più belli d’Italia e bandiera arancione del Touring Club, anche Santa Fiora, centro storico conosciuto per essere stato la dimora della famiglia comitale degli Aldobrandeschi nel periodo medievale e successivamente degli Sforza, nel periodo rinascimentale, è all’interno del progetto. Si prosegue successivamente per Castell’Azzara, dove si attraversano due delle riserve naturali della provincia di Grosseto con importanti specie botaniche autoctone: la riserva della Santissima Trinità e del Monte Penna. Da Castell’Azzara a Sovana, patria degli Etruschi e risalendo il fiume Fiora è possibile arrivare a Poggio Murella che gode di un’unica terrazza panoramica su Saturnia e il cuore della Maremma. I camminatori, ciclisti o cavalieri possono poi proseguire in direzione Saturnia (che non ha bisogno di presentazioni), il grazioso borgo di Montemerano e arrivare a Manciano. denominato la “Spia della Maremma”, per lo straordinario panorama che si vede dalla torre panoramica dalla Corsica al Gran Sasso e conosciuto per il suo museo di preistoria. E’ da qui che si inizia la discesa verso il mare e più esattamente in direzione Capalbio per poi giungere, percorrendo tutta la “Feniglia” a Porto Ercole, luogo incantevole per trascorrere giorni di vacanza in un’atmosfera familiare tipica della Maremma.