Più di un chilometro di cordoni a led per un totale di 30mila luci, l’Amiata si illumina
A partire dall’ 1 agosto, la croce monumentale che sovrasta il monte Amiata e che ne è divenuta il simbolo, è stata “accesa” e “illuminata” grazie ad un’istallazione artistica che la rende visibile fino a 70 chilometri di distanza.
Più di 1 chilometro di cordoni led, per un totale di oltre 30.000 luci a basso consumo vestono l’imponente opera in ferro battuto realizzata dalle officine senesi di Luciano Zalaffi tra il 1900 e il 1910.
La croce venne costruita in seguito alle indicazioni di Leone XIII che, in occasione dell’Anno Santo del 1900, propose di edificare sulle montagne italiane monumenti che celebrassero la redenzione. Un invito che venne accolto dalle popolazioni amiatine che affidarono a Zalaffi, la progettazione e realizzazione di quest’opera che si sviluppa in altezza per 22 metri: quattro le tonnellate di ferro utilizzate, all’epoca trasportate sulla cima del monte a dorso di mulo.