Riccardo Marchini, artista autodidatta di Montegiovi, espone una sua opera al Fuorisalone
Foto di copertina “Trame” l’installazione dinamica di Stark Multivision Design sul paesaggio degli incontri presentato in occasione del Fuorisalone. (foto dal Profilo Instagram Fuori Salone)
Un’opera di Riccardo Marchini, artista autodidatta amiatino, è volata a Milano in occasione del Salone del Mobile. Marchini è tra i 50 artisti e designer selezionati da ArteMida e protagonisti della mostra “Arte & Design” in occasione del Fuorisalone – Design Week 2023. All’interno delle mura di Palazzo Durini, nella prestigiosa MA-EC Gallery a due passi dal Duomo, la mostra è aperta al grande pubblico fino a domenica.
CHI È L’ARTISTA AMIATINO
Marchini inizia a muovere i suoi primi passi nel mondo dei graffiti, per poi dedicarsi come grafico alla realizzazione di loghi e brand. Ha sempre frequentato laboratori artigiani dove impara a lavorare il legno ed il metallo. Le creazioni nascono nel suo garage di Montegiovi. Da qui nasce l’esigenza di creare ExArnia, riusando vecchi materiali per trasformarli in oggetti di design ed originali proposte di arredo. La creatività dell’artista vola tra dipinti, restauri, oggetti in metallo e la passione per l’arte. Le prime opere di ExArnia: sono state notate e menzionate su testate giornalistiche, ha esposto a Bruxelles presso “Espace Art Gallery”.
Il suo stile si distingue per essere, pulito, accurato, colorato in tutti i suoi dettagli, senza rinunciare a scelte elaborate nelle prospettive presentate. La sua ultima pubblicazione è sulla rivista “Art-Now” attualmente collabora con artisti del collettivo internazionale www.cultivateprogejects.net.
L’OPERA DI MARCHINI AL FUORISALONE – DESIGN WEEK 2023
L’opera si intitola “Bricks for peace” ed è realizzata in acrilico, quarzo e pigmenti su pannello di legno. L’pera è la pirma di una serie di quattro, è un’immaginazione sul nostro futuro in relazione all’unicità dei tempi in cui viviamo. Il tema è proposto con colori molto accesi riprendendo un richiamo al design; diventa un invito alla riflessione allo stesso tempo all’azione collettiva, in cui ogni opera, oltre alla divisione dello spazio in modo geometrico, vuole trasmettere un segnale forte.