Una conduttrice radiofonica e un nomade digitale sono sul monte Amiata e stanno percorrendo per la prima volta le strade bianche dell’Amiata Gran Tour, un nuovo percorso trekking di otto tappe che sarà presto accessibile
Lei è Valentina Lo Surdo, speaker radiofonica Rai e reporter di viaggi, lui è Federico Valeri, viaggiatore e imprenditore nel mondo della comunicazione e insieme stanno aprendo le vie di quello che sarà il Gran Tour dell’Amiata. Commissionati da Dmc Amiata in Toscana (rete d’imprese del monte Amiata che si occupano di incoming) i due viaggiatori stanno compiendo un cammino di otto giorni, che toccherà gli otto comuni montani che abbracciano il cono vulcanico ovvero che appartengono all’ambito turistico Amiata (Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castell’Azzara, Piancastagnaio, Roccallbegna, Santa Fiora e Seggiano) e che permetterà loro di scoprire una montagna incontaminata, ricca di spiritualità, borghi antichi e magia. Obiettivo è disegnare l’Amiata Gran Tour, un percorso trekking mozzafiato a forma di otto, sviluppato quasi interamente su strade bianche.
Spinti dalla voglia di conoscere nuove realtà, Valentina e Federico, stanno esplorando questo angolo di Toscana e lo stanno facendo in tempo reale mentre incontrano gli abitanti dei piccoli borghi, assaggiano i prodotti tipici, scambiano due parole con le guide ambientali del territorio e aggiornano i propri canali social. Mentre macinano chilometri scattano foto, incontrano gente, e scoprono le peculiarità di questa montagna. Il loro lavoro finale sarà il racconto di questa avventura. Il Gran Tour dell’Amiata (con tanto di tappe, chilometri e strade da percorrere) sarà documentato su Marco Polo Tv, su Freccia (il periodico di Freccia Rossa) e su altri canali digitali. Intanto per chi vuol seguire in diretta gli spostamenti di Valentina e Federico può seguire il blog di FS News #camminaconme di Valentina .
“UN’IDEA NATA PER CASO”. IL RACCONTO DI VALENTINA
Valentina conosceva già molto bene il monte Amiata, in primo luogo perchè ama viaggiare camminando e poi perchè la passione per la musica l’aveva condotta a Colle Massari (Comune di Cinigiano) dove ogni anno si svolge la prestigiosa rassegna Amiata Piano Festival. l’amicizia con il direttore del festival, Maurizio Baglini le ha permesso di scoprire luoghi naturalistici mozzafiato e la vicinanza con il Centro Merigar, le ha concesso il privilegio di poter salire sul monte Labro e apprezzarne la dimensione mistica. Ma in realtà l’idea di disegnare e mettere a sistema Amiata Gran Tour nasce casualmente, una sera d’estate a Torre del Lago quando Valentina stava salendo sul palco per presentare il Festival Pucciniano e dai tavoli sente pronunciare Monte Amiata. “Folgorata – racconta Valentina – sono rimasta letteralmente colpita da queste due parole “Monte” e “Amiata”, pronunciate in quel contesto”. A dirle era stato Fabrizio Tondi, sindaco di Abbadia San Salvatore (Uno degli otto comuni dell’Ambito Amiata) che insieme ad altri amici si trovava a Torre del Lago. “In vestito da sera e tacchi sono andata da Tondi e abbiamo iniziato a parlare – racconta oggi la speaker radiofonica – da lì è nata l’idea che oggi stiamo concretizzando”.
OTTO TAPPE PER OTTO COMUNI. L’AMIATA IN UN TOUR DI “INFINITA BELLEZZA”
In questo percorso i due viaggiatori sono guidati dal numero otto, un numero che si porta con sè una forte carica simbolica. Un cammino veramente carico di emozioni, ricco di belle esperienze e curiosità, così Amiata Gran Tour, il giro di questa stupenda montagna e dei suoi magnifici borghi, per i nostri due camminatori è iniziato alla stazione di Chiusi-Chianciano Terme. Prima tappa Abbadia, i suoi castagni e la storia della tradizione mineraria. Valentina e Federico hanno visto con i propri occhi la Fonte dell’Ermicciolo, dove cioè da un angolo di montagna sgorga una fonte naturale di straordinaria bellezza. Hanno scoperto Seggiano (GR), dove il famoso olio di Olivastra Seggianese ha accompagnato una chiacchierata tra il sindaco Daniele Rossi e i due viaggiatori, l’affascinante storia di Montegiovi e le straordinarie bellezze paesaggistiche di Castel del Piano. Il cammino è proseguito verso Arcidosso, con tappa al castello Aldobrandesco, a Santa Fiora uno dei borghi più belli d’Italia, Roccalbegna e Castell’Azzara, Piancastagnaio e terminerà da dove è iniziato: Abbadia San Salvatore.
UNA MONTAGNA CHE TI RUBA IL CUORE
Valentina racconta che cinque mesi all’anno si dedica ai suoi viaggi, fatti di piccole realtà e straordinarie storie e l’Amiata rientra in una di queste. “Per me indossare le scarpe da trekking e iniziare a camminare vuol dire riappropriarmi della libertà – ci spiega al telefono mentre sta percorrendo una carrareccia – Addirittura mi è capitato di andare a presentare festival musicali e di portare l’abito da sera nel mio zaino, una volta addirittura sono salita sul palco con gli scarponi”. Anche sull’Amiata, che pur l’ha conosciuta come terra di eventi culturali di alto livello, Valentina ha voluto indossare scarpe da trekking e con lo zaino in spalla sta raccogliendo piccole grandi storie fatte di miti, leggende e legate a questa straordinaria montagna.
AMIATA GRAN TOUR, UNA SPLENDIDA IDEA DI SINERGIA E COLLABORAZIONE
Sull’Amiata c’è bisogno di sinergie e l’Ambito turistico Amiata, in questo senso, ha dato prova di dialogare. Il progetto di Amiata Gran Tour coinvolgerà gli 8 Comuni dell’ambito turistico, è un percorso a forma di otto e si può incominciare da qualsiasi borgo. Il punto di partenza coincide con l’arrivo e sarà dotato di una cartellonista originale, ogni Comune dovrà prendersi cura di circa 15/20 chilometri di sentieri per agevolare i turisti e i loro cammini. Le tappe, ogni giorno vengono aggiornate da Valentina sul suo blog di FS che abbiamo linkato ad inizio articolo, se ne parlerà in futuro su Marco Polo Tv Fs News .
Per informazioni sul TOUR:
dmcamiata@gmail.com