Sul monte Amiata si può praticare anche lo sci nordico. Per fondisti neofiti ed esperti a disposizione un anello di 2 chilometri all’interno della vasta faggeta
Nel silenzio della natura, tra gli angoli più suggestivi dell’immensa faggeta. L’anello del monte Amiata dedicato allo sci di fondo è un’ottima palestra a cielo aperto per tutti i tipi di atleti, dai più esperti ai principianti. Si snoda in un contesto paesaggistico del tutto unico, sono poco più di due chilometri immersi in uno degli angoli più autentici di questa montagna. Il piccolo e grazioso comprensorio sciistico del monte Amiata, rinomato per essere il luogo ideale per chi intende fare una vacanza alla scoperta di una montagna amica, a portata d’uomo e con piste di diversi livelli di difficoltà, si sta scoprendo anche luogo ideale per fondisti di tutti i livelli.
DAGLI ANNI SETTANTA AD OGGI: UN TRACCIATO CHE RICHIAMA MOLTI APPASSIONATI
Gestito dal settore “fondo” dello sciclub Amiata, l’anello dedicato allo sci nordico si trova a un’altitudine di 1450 m.s.l.m. e rappresenta quasi un’unicità della Toscana. Il punto di partenza della pista è all’altezza del parcheggio del rifugio Marsigliana (Comune di Seggiano), qui è possibile noleggiare anche l’attrezzatura. Gli addetti alla cura dell’anello spiegano che il fondo di questo tracciato viene battuto dai volontari dello sciclub Amiata . “Tutto il lavoro viene svolto in maniera volontaria. – spiega Daniele Coppi, maestro di sci di fondo amiatino – La pista richiede manutenzione e noi cerchiamo di curarla al meglio. Essenziale è la neve naturale”. L’accesso alla pista è gratuito, i fondisti sono solo invitati a donare un contributo volontario, fondi che vengono poi investiti per la gestione dell’anello..
UNA DISCIPLINA DI NICCHIA MA IN CRESCITA
Daniele Coppi, maestro di sci di fondo, ha cresciuto generazioni di fondisti. Atleta affermato di questa disciplina, da ormai molti anni Coppi è impegnato a tramandare il suo sapere a chi intende approcciarsi allo sci nordico. Negli ultimi anni, benché molto meno praticato rispetto allo sci alpino, lo sci di fondo si sta espandendo anche tra giovani e piccoli atleti. “Sicuramente gli ultimi due anni hanno incentivato molte persone a praticare attività outdoor, – commenta Coppi – spinti sempre di più dal desiderio di vivere spazi grandi, silenziosi e rilassanti”. Per alcuni il fondo viene visto come alternativa invernale al trekking, però con una dose di divertimento in più. “Chi ama la montagna e la sua natura è curioso di scoprire lo sci nordico perché questa disciplina invernale permette di entrare a stretto contatto con il lato più intimo della montagna. – prosegue Coppi –Molte giovani famiglie si stanno avvicinando allo sci nordico e tra i neofiti ci sono anche molti bambini, sopra i sette anni di età”. Insomma lo sci di fondo riesce ad associare l’outdoor, quindi stare all’aperto immergendosi nel bosco, con gesti atletici e tecnici divertenti e ciò, pur rimanendo sempre nell’alveolo delle disciplina di nicchia, sta aiutano lo sci nordico a farsi strada anche tra le attività invernali più praticate.
UN PERCORSO CON DIVERSI GRADI DI DIFFICOLTÀ
In cinquant’anni l’anello di sci nordico del monte Amiata ha ospitato anche grandi nomi della disciplina, uno su tutti Maurilio De Zolt. Qui l’ex fondista italiano, vincitore di diverse medaglie ai Giochi olimpici invernali e ai Campionati mondiali di sci nordico, ha trionfato in una gara nazionale e dunque ha potuto apprezzare i passaggi tecnici della pista. La lunghezza non è la caratteristica peculiare del tracciato, a farla da padrone è invece la qualità di alcuni passaggi tecnici. “Sul nostro anello ci sono rappresentati tutti gli aspetti tecnici che una pista di fondo deve avere. – prosegue Daniele Coppi – Qui abbiamo curve, discese, rettilinei e soprattutto la possibilità di praticare entrambe le specialità dello “fondo” che sono lo skating e il passo alternato”. Insomma un’ottima palestra per i neofiti che vogliono fare pratica e fondisti agonisti che piste dove potersi allenare.
SCOPRIRE L’AMIATA: SCI ALPINO E NORDICO
In rete è presente un video realizzato nel 1938 dall’Istituto Luce che mostra i primi sciatori dell’Amiata alle prese con le pendenze di questo antico vulcano. Si parla della stazione sciistica amiatina, meta turistica invernale privilegiata, sia per sciatori esperti che alle prime armi come anche per amanti dello slittino. Da quegli anni ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti. In oltre ottant’anni l’Amiata è stata forgiata a misura degli sciatori, sempre tenendo conto della sua natura e nel rispetto della biodiversità locale. La stazione invernale, con 2 seggiovie e 5 skilift usufruibili attraverso lo Skipass Amiata, offre oltre 10 chilometri di piste da sci alpino, sentieri per ciaspolate, tracciati per sci escursionistico e come abbiamo descritto un anello per chi ama lo sci nordico. Non resta che venire a scoprire questa perla Toscana, incastonata tra la Maremma e la Val d’Orcia, una montagna che regala grandi sensazioni.
CONTATTI
- Visitare il sito di riferimento per essere sempre aggiornati sulle condizioni delle piste e le aperture è www.amiataneve.it
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