30 appuntamenti, tutti da gustare
Nell’estate che tutti definiscono della “ripartenza” non potevano non tornare le sagre. Oltre 30 appuntamenti per apprezzare, conoscere e gustare i prelibati piatti tipici amiatini. Per chi cerca una panoramica, abbiamo realizzato un cartellone degli eventi gastronomici. Di seguito ci siamo anche un po’ divertiti a definire tre diversi frequentatori di sagre, ognuno con le proprie priorità, che indubbiamente influiscono nella scelta di un evento invece che di un altro.
IL FREQUENTATORE “COMPULSIVO”
È colui che alla domanda degli amici, il sabato pomeriggio alle 19: “Dove andiamo a cena questa sera”, lui risponde c’è la sagra del Crostino a Castiglione d’Orcia. Non importa che si trovi ad Arcidosso, quei crostini per lui hanno un valore tale per cui non esistono chilometri in grado di tenerlo lontano dagli stand della sagra del Crostino. A maggior ragione se quei crostini sono la fine del mondo (come lo sono realmente) e a quel punto sono in molti a seguirlo. Spesso il compulsivo è quello che a maggio, in un normale parlare con gli amici, ricorda esattamente il weekend in cui si svolge la Sagra della Scottiglia a Pescina e per quel fine settimana non c’è spazio per niente e nessuno. Sui social, infine, si comporta come fosse il più influente food blogger milanese, l’ottima scottiglia sarà oggetto di 7 storie su Instagram.
IL FREQUENTATORE “MODERATO”
È colui che delle sagre non può fare a meno, perché ama mangiare bene e conoscere i piatti del territorio. Però seleziona. Magari sceglie in base al prodotto tipico, oppure perché sa che in cucina c’è quella signora che fa gli gnocchi a mano dal 1967. Più volte capiterà di sentirgli dire: “Comunque, i pici della sagra di Seggiano sono inimitabili, non hanno mai cambiato gustoì”. Per lui alcuni piatti sono e saranno sempre un mito. E come dargli torto, i pici di Seggiano sono effettivamente di una bontà unica, come del resto sono unici i ravioli che vengono preparati a mano e cucinati alla Sagra di Contignano, nel comune di Radicofani. Il moderato non va a tutte le sagre perché, generalmente, si fida solo delle tradizionali; come ad esempio può essere la Sagra dell’Acquacotta a Santa Fiora, famosa in tutta l’Amiata, ma spesso si lascia trasportare anche dagli amici e amiche più compulsivi. Sicuramente, in estate, se può scegliere tra un ristorante dall’elegante mise en place e una sagra con tovagliette di carta bianche con cornice blu appoggiate su tavoli in legno, sceglie di sicuro la seconda opzione. Pubblica ancora su Facebook la foto di lui, insieme a 4 amici che tengono in mano un piatto che fa gola solo a guardarlo.
IL FREQUENTATORE “PUNTIGLIOSO”
È colui che se va alla sagra della Cipolla a Selva mangia solo piatti a base di cipolla, peraltro facendo la scelta migliore. In questo paesino dell’Amiata cucinano in maniera sublime la tipica cipolla coltivata nei terreni di un antico convento. Non cede alle sagre che non hanno un nome specifico e che non richiamano a un prodotto del territorio. Non si lascia trasportare dagli amici, compulsivi e moderati, che lo invitano alle feste dove pur si mangia piatti veramente buoni. Lui no, lui dal primo giorno dell’anno si prepara alla sagra del Tortello Selvignano (garantiamo, è qualcosa di inimitabile), ripieno con la “Patata Biancona del Faggeto”, coltivazione persa da decenni, ma una varietà di patata particolarmente indicata per la preparazione del tortello. Il puntiglioso chiama per prenotare per essere sicuro che ci sia posto, ma spesso non riceve risposta, giunge sul luogo con altri amici e per tutta la sera spiega loro, ad esempio, che il paese di Castell’Azzara,denominata anche Città del Tartufo, è famosa perché ci nascono ben 9 diversi specie di tartufi. Ecco perché li ha portati alla Festa locale del pregiato tartufo locale.
Non so voi, noi di Thatsamiata forse siamo un po’ tutte e tre. Infine crediamo che ci sia una regola generale: non importa che tu sia un Compulsivo, Moderato o Puntiglioso, in estate non c’è cosa migliore di scoprire e visitare il monte Amiata andando alla ricerca dei piatti tipici cucinati nelle sagre di paese.