Lo storico Rally della Val d’Orcia ha registrato un pubblico delle grandi occasioni
Un pubblico delle grandi occasioni ha festeggiato il binomio del Rally della Val d’Orcia e del Rally Storico della Val d’Orcia che si è riversato in questo lembo di terra ai piedi del monte Amiata. Successo internazionale per il Rally della Val d’Orcia con il greco Ioannis Papadimitriou e l’irlandese Allan Harryman che su Skoda Fabia R5 hanno iscritto per la prima volta i loro nome nell’albo d’oro della gara moderna, mentre il duo composto da Mauro Sipsz e Monica Bregoli con una favolosa Lancia Stratos ha colto al vittoria nel Rally Storico che era anche il primo appuntamento del neo neonato Campionato Italiano Rally Storici Terra. Ma andiamo per ordine, gli oltre cento equipaggi presenti, un record per il periodo attuale, hanno potuto aver un pubblico ordinato che li ha seguiti nelle sei prove speciali in programma regolarmente svolte e che hanno ricalcato tratti ricchi di storia dal Campionato Mondiale Rally a quello Italiano.
Storia di una giornata di rally in Val d’Orcia
Inizialmente la gara aveva visto Marchioro in evidenza ma nella terza prova il forte pilota greco Papadimitrou lo ha sopravanzato portandosi in testa alla gara ed ha incrementato prova dopo prova la leader ship della stessa. Marchioro successivamente ha dovuto abbandonare la gara per un’uscita di strada e si sono fatti avanti Carella-Bracchi su Skoda Fabia R5 e Maselli-Danesi invece su Hyundai I20. La bagarre è rimasta accesa fino alla fine e solo dopo la disputa dell’ultima ed impegnativa prova di Radicofani il verdetto ha visto Carella cogliere la piazza d’onore davanti all’ingegnere da corsa Maselli che sta prendendo sempre più confidenza con la Hyundai. La quarta piazza è stata appannaggio di Donetto-Giatti con una Skoda ed analoga vettura per gli sloveni Novak-Vihtelic che hanno ben interpretato la nuova vettura a disposizione. Gara in crescendo invece per il sammarinese Vagnini che con Baldazzi esordiva su terra con la Skoda Fabia, nonostante lo stop forzato di un paio di mesi per problemi fisici ed alla fine è riuscito a cogliere la sesta posizione assoluta davanti a Cobbe-Turco su analoga vettura. Due Ford Fiesta R5 guadagnano l’ottava e nona posizione assoluta in sequenza gli aretini Squarcialupi e Romagna-Lamonato. Chiudono i top ten Versace-Caldart su Skoda Fabia. Da evidenziare la buona prestazione della giovanissima Tamara Molinari che con Giacomo Ciucci è di poco sotto i top ten ed undicesima piazza assoluta.
Ecco i protagonisti della gara
l greco Papadimitriu inoltre si è aggiudicato il particolare e sentito trofeo Memorial Martina Placella che era riservato al pilota con la migliore somma di tempi sulla prova di San Casciano dei Bagni in ricordo di Martina una ragazza prematuramente scomparsa grande appassionata di rally della zona. Passando alla gara di Campionato Italiano Rally Storici Terra la presenza della Lancia Stratos ha catalizzato l’attenzione dei vecchi e nuovi appassionati con Mauro Sipsz e Monica Bregoli che hanno dato spettacolo con la vettura torinese con cui esordivano su terra dopo aver utilizzato lo scorso anno la Lancia 037. Alle spalle dei vincitori troviamo Mombelli-Leoncini invece su Ford MK1 che hanno battagliato con Marcello e Luca Rocchieri invece con la usuale Opel Kadett Gte. Sfortuna per i due Nerobutto che hanno concluso la gara anzitempo per aver toccato la loro Opel Ascona 400. Alla fine sono settanta gli equipaggi che hanno concluso la gara degli oltre cento presenti che hanno convogliato un numeroso e disciplinato pubblico in questa zona tra cui il neo campione italiano rally il senese Lorenzo Granai che a fianco di Giandomenico Basso si è aggiudicato il titolo 2020 rally. Soddisfazione per le amministrazioni che hanno ospitato nel proprio territorio la manifestazione a partire dal Comune di Radicofani, quello di San Casciano dei Bagni e di Piancastagnaio che è stato coinvolto quest’anno per la prima volta.
Foto di Thomas Simonelli