Dal Bosco di Isabella al Parco sculture di Spoerri ,fino al giardino di Bonacina. Tre luoghi da visitare sul monte Amiata
Boschi esoterici, giardini di arte contemporanea e parchi abitati da sculture. Il monte Amiata ospita almeno tre luoghi che vanno vissuti dalla primavera all’autunno e che trasmettono, pace, relax e tranquillità. Per chi è alla ricerca di grandi spazi all’aperto non può fare a meno di imbattersi in tre luoghi dove l’arte è en plein air. Un po’ come in una caccia al tesoro, questi luoghi accendono il desiderio della ricerca e il piacere della scoperta. Stiamo parlando del Bosco di Isabella che lambisce le antiche mura di Radicofani, Il giardino di Daniel Spoerri, un parco sculture tra Seggiano e il cono vulcanico e il giardino di Bonacina, a Montegiovi (Comune di Castel del Piano). Diversi tra loro, questi tre luoghi si assomigliano nella fruibilità dei loro percorsi e nell’accessibilità durante la primavera, l’estate e l’autunno. Andiamo A scoprirli insieme.
IL BOSCO DI ISABELLA: TRA ESOTERICO E INTIMITA’
Il bosco è situato nella parte sul dello splendido borgo di Radicofani e rappresenta un luogo dove conoscere e scoprire la storia di Isabella. Si tratta di un giardino Romantico – Esoterico di circa 2,5 ettari che venne costruito dalla fine dell’800 alla seconda guerra mondiale dalla famiglia Luchini. La costruzione del Giardino si deve a Odoardo Luchini (1844 – 1906), garibaldino e poi deputato e senatore del Regno, a sua moglie Isabella Andreucci (1842 -1924) da cui il giardino prende il nome, figlia anch’essa di un Senatore, ed alla loro unica figlia Matilde Luchini (1871 – 1948) pittrice dei Macchiaioli. Il luogo nacque per essere la testimonia della forza e della libertà della natura. Nessuna imposizione, qui piante e fiori dovevano sbocciare in libertà e ancora oggi questa caratteristica è viva. Furono creati sentieri, fatti muretti a secco, ponticelli piani. Messi in evidenza massi basaltici, dislivelli del terreno e polle d’acqua esistenti. Furono messi in evidenza anche i resti di una costruzione antica a mura poligonali, forse un luogo di culto etrusco o addirittura anteriore rinvenuto nel 1902, ed i resti di un fortino senese. Venne costruita una Piramide in pietra a base triangolare nel centro del giardino e questo elemento è in trade d’union con il mondo esoterico. E’ stato dichiarato di interesse pubblico nel 1922, classificato tra le bellezze naturali nel 1939, acquistato dal Comune di Radicofani nel 1983, oggi è parco pubblico.
IL PARCO SCULTURE DI DANIEL SPOERRI
All’inizio degli anni ’90 l’artista svizzero Daniel Spoerri ha cominciato a installare un parco di sculture nella Toscana meridionale, circa 80 chilometri a sud di Siena. Ci troviamo nel cuore del territorio di Seggiano, comune famoso per il suo ottimo olio, per la sua storia e anche per questo prezioso luogo di evasione. Nel 1997 “Il Giardino di Daniel Spoerri” è stato aperto al pubblico, e ora può essere visitato da Pasqua fino ad ottobre. Attualmente ci sono ci sono circa 100 opere di 55 artisti diversi, da scoprire in un terreno di circa 16 ettari. Nel 1997 è stato riconosciuto e ufficialmente inaugurato come Fondazione dal Ministero della Cultura italiano. Tra le opere più famose segnaliamo “Dies Irae” di Oliver Estoppey, Scultore e disegnatore dall’immaginario onirico. La sua prima installazione monumentale risale al 1979: da allora numerose sono le sue sculture e opere all’aperto, esposte soprattutto in Svizzera, l’opera “Continuo” di Roberto Barni, scultore pistoiese, “Unicorni/Ombelico del mondo/ Onphalos” di Daniel Spoerri che si trova su poggio ed è imperdibile, sempre dell’artista svizzero segnaliamo “Chambre n.13 de l’Hôtel Carcassonne Paris (1959-65)”.
Per avere maggiori informazioni sulla nuova apertura seguire la pagina Facebook del Giardino. Tutto dipende dall’andamento della pandemia .
Ecco il Sito web .
ARTE A PARTE, IL GIARDINO DI BONACINA
L’artista Piero Bonancina ha raccolto nel suo giardino, che ha chiamato “Arte a parte”, di Montegiovi tutte le sue opere, sculture in ferro, cemento, legno, pietra arenaria di Manciano, travertino di Saturnia. Il giardino è quello della sua abitazione e visitarlo è un’esperienza molto originale, l’artista vivere lì e aiuta i visitatori a scoprire la sua arte, il significato delle sculture. Un vero e proprio viaggio nell’io di un artista. Si vedono uomini danzanti in cerchio, migranti in fuga nel Mediterraneo, cerchi di botte che diventavano grovigli metallici, uno spaventapasseri vegetale. Il giardino di Piero rappresenta un frammento della contemporaneità amiatina. Solitamente effettuano visite guidate e, su prenotazione, laboratori didattici. Per avere maggiori informazioni sugli orari di apertura suggeriamo di chiamare La rete museale del sistema amiatino 347/1915174 e 0564/965220.