L’ articolo è stato pubblicato su ValleyLife n. 168, estate 2022
Di Jori Diego Cherubini
Ci troviamo sul monte Amiata in compagnia di Rossana. Il posto si chiama Valle Gelata, ma la temperatura oggi rasenta i 30°. I mirtilli stanno sbocciando quasi a vista d’occhio nei campi davanti a noi. Nel 2018 con il marito Mattia,f Rossana ha dato vita a un mirtilleto biologico, che oggi produce quintali di frutti puri, gustosissimi, croccanti e dal sapore unico. L’azienda, che si chiama Amiata Bio, produce anche lamponi, more, ribes, marroni, olio biologico DOP, miele, e molto altro. Una storia tutta da scoprire.
IL SOGNO CHE DIVENTA REALTÀ
Qui – racconta Rossana senza girarci intorno – ho scoperto il Paradiso: castagne, frutti di bosco, more, fragole, lamponi, sono un dono che abbiamo deciso di valorizzare; grazie anche a un bando della Regione Toscana, abbiamo dato vita a questo sogno: concentrandoci sulla produzione di mirtilli; tra oltre 500 varietà ne abbiamo scelte quattro, dopo esserci confrontati con agronomi e università, basandoci sul tipo di suolo, altitudine (siamo a mille metri) e il terreno che si addice perfettamente alla coltivazione. Infine abbiamo trovato le varietà perfette in Oregon (!), e abbiamo piantato 10mila piante con una maturazione scalare».
UN’ESPERIENZA A OGNI MORSO
In Italia finora non esisteva una produzione del genere, caratterizzata, oltre che dalla raccolta in diverse fasi, dalla grandezza del frutto ma soprattutto da un’incredibile bontà e croccantezza (provare per credere): «mordendolo – spiega Rossana – vivi un'”esperienza”: senti il crac del frutto e si sprigiona la polpa succosa, qualità che sono date dallo sbalzo termico ma anche dall’amore che mettiamo nel lavoro: parlo alle piante, chiedo loro come stanno e le coccolo, la risposta è sempre ottima».
LA PRIMA RACCOLTA NEL 2021
Il primo anno di raccolta, nel 2021, è stata una sorpresa: «in tantissimi ci hanno chiesto i frutti, acquistando un senso per noi e per la comunità. Adesso inizia la seconda annata, ci saranno più di quaranta quintali di mirtilli da raccogliere uno a uno: una scelta che richiede tempo ma paga sulla qualità». Come detto, siamo in un luogo bellissimo, ValleyLife consiglia di provare almeno una volta questa esperienza sensoriale e incredibile: «comprende la visita ai campi, la raccolta e l’assaggio, un’esperienza desiderata da chiunque, in molti sono arrivati da Roma, Mantova, Padova, e insomma da tutta Italia». Rossana e Mattia non intendono «fermarsi» ai mirtilli: «presto arriveranno marmellate di frutti di bosco, fragole, more, lamponi e ribes (rossi e neri), poi i derivati, come la birra di mirtilli o il sorbetto».
BIODIVERSITÀ
Amiata Bio significa un’agricoltura biologica rispettosa dell’ambiente e dell’uomo, grazie all’attenzione dedicata a ogni passaggio: «La natura – prosegue Rossana – se la sappiamo ascoltare ci insegna tutto; per questo lungo i filari abbiamo portato la pacciamatura di cippato di legno locale: al fine di mantenere la giusta umidità alle piante e una temperatura invariata, risparmiando così due terzi di acqua; una scelta importante e naturale, specialmente in periodi in cui la risorsa idrica scarseggia». A proposito di natura, un’altra scelta naturale al 100 per cento riguarda la crescita di erbe, piante e fiori spontanei, intorno ai filari, una biodiversità che permette agli insetti di continuare a vivere senza però intaccare le piante di mirtilli.
DOVE SI TROVA
Amiata Bio è dislocata a Saragiolo, nel comune di Piancastagnaio, ma anche in altre zone della montagna, in particolare in località Pozzaroni (Abbadia San Salvatore) è in corso la realizzazione di un vitigno che produrrà uno speciale vino bianco a 1100 metri di altezza «Abbiamo trovato un terreno inospitale, pieno di radici e pietre aguzze, e lo abbiamo trasformato in un vitigno meraviglioso, una cosa unica per la Toscana, viste le caratteristiche, non ultima l’altitudine». Mentre in località Cipriana (Abbadia San Salvatore) c’è un grande prato con un casale storico, incastonato tra i boschi, dove saranno organizzati eventi e aperitivi con prodotti a «chilometro zero.
Sempre nella stessa zona, abbiamo riportato altri 15 ettari ad agricolo con opere idrauliche (ciglionamenti per migliorare la regimazione delle acque, dove a breve pianteremo luppolo, segale e grano saraceno». Invece a Seggiano Amiata Bio, grazie a 600 piante di olivi secolari, produce un eccellente olio «di montagna», certificato DOP e biologico; essendo soci del frantoio «La Seggianese» riescono a seguire l’intera filiera produttiva a tutto vantaggio dell’estrema qualità.
E non poteva mancare il miele, con arnie ricavate nei tronchi degli alberi. L’azienda garantisce spedizioni in tutta Italia, con la consegna del prodotto fresco nel giro di 24 ore.
CONTATTI
Amiata Bio di Ballerini e Suh
Via Saragiolo, 135, Piancastagnaio (SI)
Tel. (+39) 339 727 0460 – info@amiatabio.com
www.amiatabio.com