Vivere un’avventura tra la fantastica natura del monte Amiata. Ecco 3 idee!
Lontano dai rumori e a stretto contatto con la natura. il monte Amiata offre delle valide escursioni anche per chi ama stare lontano da tutto e da tutti. Conosciuto come scrigno di cultura e boschi incontaminati, l’Amiata può rappresentare anche una meta ideale per chi ama arrampicarsi su pareti rocciose, chi desidera fare trekking immersi nel cuore dell’antico vulcano e chi invece adora scoprire piccoli paradisi terresti, bagnati dalle acque di potenti fiumi.
ALLA RICERCA DI PARETI ROCCIOSE SU CUI ARRAMPICARSI
Arrampicata libera (Free climbing) è un’attività sportiva che sul monte Amiata si pratica da circa 10 anni e che negli ultimi tempi si sta diffondendo. Non è assolutamente per tutti, anzi sono in pochi coloro che riescono a svolgerla perché richiede un’alta preparazione fisica e concentrazione. E’ però molto affascinante vedere gli arrampicatori affrontare le falesie (pareti rocciose) in contesti naturalistici mozzafiato. Nella montagna vi sono molti tipi di roccia derivanti dall’attività dell’antico vulcano e alcuni di essi hanno formato, tra l’altro, delle pareti rocciose. Essere degli arrampicatori liberi è soprattutto uno stile di vita, libero e selvaggio, perché selvaggi sono i luoghi che spesso ospitano le falesie più incredibili. Un’altra pratica è buildering , che consiste nello scalare, liberi da corde, sassi di circa 3 metri di altezza. Per ammortizzare le cadute vengono posti materassini a terra. L’arrampicata, invece, viene svolta solamente in alcuni luoghi precisi. Due di essi sono nel comune di Santa Fiora (Sasso Corbaio e Mura del Terraio) e due nel comune di Castel del Piano (Scalonaia e Tepolini) .
A PIEDI IN UN MARE DI VERDE
Soprattutto negli ultimi due anni, gli ampi spazi che il monte Amiata offre sono stati riscoperti da un turismo che va alla ricerca delle bellezze naturalistiche dell’Italia. Sul monte Amiata c’è una fitta rete di sentieri alcuni dei quali si possono percorrere anche in maniera indipendente poiché ben segnalati. Tra questi c’è un sentiero, ad anello, che parte dal prato delle Macinaie, arriva al Cantore (località in provincia di Siena) e ritorna alle Macinaie. Durante il percorso si può raggiungere anche la Vetta del monte Amiata ma non è un passaggio obbligatorio. Sicuramente da scoprire sono i sentieri che si snodano all’interno del Parco del Vivo d’Orcia e permettono di scoprire, ruscelli, antichi eremi e dei contesti paesaggistici mozzafiato.
CANYON NATURALI
Il rumore è quello dell’acqua che scorre libera e che solca il suo letto, leviga sassi e dona vita alla fauna. Il fiume l’Albegna, lontano dai centri abitati e immerso nel verde dell’oasi Bosco Rocconi è uno spettacolo della natura, sicuramente da vedere poiché rappresenta uno dei pochi esempi di Gran Canyon toscani. Gli stretti corridoi che l’Albegna ha scavato nei calcari di Semproniano offrono un percorso bello da fare (soprattutto in estate). Sono luoghi impervi ed è sconsigliato avventurarsi in solitudine. Tra gli accessi più facili segnaliamo quello che parte da Rocchette di Fazio ma anche in questo caso è necessario chiedere a guide del territorio. Per maggiori informazioni.
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