L’antico vulcano conserva una straordinaria energia; è un luogo attraverso il quale l’uomo può entrare in contatto con la sua parte interiore e soprattutto con la natura circostante. C’è anche un collegamento profondo tra il cinabro e antichi alchimisti cinesi, ma questo sarà un argomento affrontato più avanti. Sono queste le premesse affinchè anche molte discipline orientali trovano terreno fertile, tra queste il Tajiquan e Qui Gong.
COS’E’ IL TAJI QUAN ( TAI CHI )
Un’arte antica come la pittura, la musica, la danza, in passato si configurava come un’arte marziale di autodifesa raffinata ed efficace , oggi è innanzitutto una forma di “meditazione in movimento”, una ginnastica medica che si può praticare a tutte le età senza particolari contro indicazioni, utile al mantenimento generale del benessere psico fisico ed alla prevenzione di alcune patologie.
COS’E’ IL QUI GONG
L’arte di coltivare il il Qi, il soffio vitale che nutre la via. Il Qi è un flusso in continuo movimento che contiene informazioni e consente di riceverne assumendo caratteristiche e funzioni diverse a secondo dei compiti. All’interno del corpo umano il Qi mette in relazione gli organi interni con le sostanze e le arie parti del corpo. A livello più generale stimola la comunicazione tra la mente e il corpo e la risonanza tra l’uomo e l’universo.
UN PO’ DI STORIA
La grande diffusione in occidente si è verificata in seguito agli studi scientifici effettuati solo negli anni più recenti , che hanno dimostrato come la pratica costante sia in grado di produrre benefici sul sistema immunitario, circolatorio, respiratorio, sul dolore cronico e l’equilibrio posturale, specialmente negli anziani, infatti l’attento lavoro sulla postura , il ritmo e il rilassamento consentono di sviluppare flessibilità, calma e forza interiore, l’esecuzione di movimento fluidi e ritmici armonizzati con il respiro inducono inoltre una maggiore capacità di ascoltare il proprio corpo portando l’individuo ad individuare con maggior chiarezza gli eventuali squilibri.
SULL’AMIATA C’E’ UN’ASSOCIAZIONE CHE INSEGNA QUESTA ARTE
Le attività proposte dall’associazione “I 5 archi” offrono l’opportunità di integrare i principi di antiche discipline orientali che affondano le loro radici nella ancor più antica filosofia taoista, con peculiarità naturali, storiche e culturali del territorio. “Se in un primo momento – spiegano i componenti dell’associazione – è difficile individuare le possibili analogie, basta pensare alla necessità, anzi all’emergenza dei nostri giorni di riscoprire il valore della indissolubile connessione che esiste tra tutti gli esseri e l’ambiente entro il quale vivono”. L’interpretazione di determinate “figure” (movimenti) guidate dal ritmo della respirazione da eseguirsi in un certo luogo ed abbinate ad uno specifico suono, consentono al praticante di migliorare la percezione di se stesso all’interno dello spazio circostante in modo da favorirne l’armonia.
IL CINABRO DELL’AMIATA E GLI ALCHIMISTI CINESI
L’argomentazione di natura storico culturale che mette in relazione il TAJI QUAN con la montagna, si riferisce alla corrispondenza di uno dei concetti fondamentali della tradizione cinese con un elemento fisico, caratteristico e da sempre presente nel profondo della nostra terra: il Cinabro, il solfuro di mercurio, materia prima che per gli alchimisti cinesi era preposta alla creazione dell’elisir dell’immortalità. Da questa tradizione il Campo del Cinabro (in cinese dantian ) indica certi luoghi del corpo sedi di importanti trasformazioni, Il Campo del cinabro inferiore (posto due dita sotto l’ombelico) è considerato infatti la radice dell’uomo, il luogo dove il Qi (soffio vitale) viene accumulato, conservato e raffinato, e da quel punto si irradia in tutto l’organismo. Nelle tecniche di Taijiquan e Qigong si utilizzano i movimenti, la respirazione e la concentrazione come veicoli per portare il Qi al dantian allo scopo di sviluppare l’energia vitale dell’individuo.