Il caseificio I Renai di Castell’Azzara ha ottenuto un importante riconoscimento
Su 180 formaggi diversi il Civitella, formaggio a latte crudo del caseificio I Renai di Castell’Azzara, è stato giudicato il migliore. Il caseificio I Renai di Eleonora e Luca Puggioninu ha partecipato all’importante competizione che tutti gli anni si svolge ad Asciano, capitale delle crete senesi. E’ in questo borgo, poco distante dal monte Amiata che si svolge premio “Crudi in Italia” una giornata interamente ai formaggi realizzati a latte crudo.
Giunto alla quarta edizione e organizzato dall’Associazione Cuochi Alta Etruria in collaborazione con il Comune di Asciano, è una delle più importanti istituzioni per la valorizzazione e sensibilizzazione di allevamento, metodi di produzione del latte, qualità e aspetto nutrizionale del prodotto finito, oltre ai relativi successivi utilizzi, anche nell’ottica della “filiera corta” e della tracciabilità del prodotto a latte crudo. Tra gli Enti sostenitori del “Premio Crudi in Italia” c’è anche il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo. Questa manifestazione ha potuto registrare una crescita esponenziale inarrestabile.
IL CIVITELLA DEL MONTE AMIATA, DOVE TROVARLO
Il formaggio Civitella ha saputo dire la meglio tra tanti formaggi nazionali in concorso e il segreto sta proprio nella sua stagionatura, che dona al prodotto un carattere tradizionale, tipico di quei formaggi che si mangiavano una volta. Soddisfatta la proprietà del caseificio anche per l’ulteriore marchio di garanzia che potrà mettere in etichetta.
IL CASEIFICIO I RENAI, SUL MONTE AMIATA
Oltre 700 pecore tenute a pascolare in due vallate diverse, tra la Val d’Orcia e il monte Amiata, entrambe situate alle pendici dell’antico vulcano. Le pecore della famiglia Puggioninu pascolano liberamente a Radicofani e a Castell’Azzara, il caseificio è invece situato a pochi chilometri dal borgo amiatino, in un angolo di montagna incontaminato. I nomi dei formaggi prendono il nome dai luoghi e dai monti vicini al caseificio. La quota dei singoli monti svela la stagionatura: più il monte è alto, più è lungo l’invecchiamento.