Domenica 30 maggio e mercoledì 2 giugno in programma due escursioni con guida alla scoperta degli alberi monumentali della Riserva Pescinello e del monte Labbro
Questi giorni di primavera sono il momento migliore per scoprire l’Amiata a piedi. Tra alberi monumenti, monti sacri, e gole scavate da fiumi sempre in movimento, le passeggiate che segnaliamo sono delle esperienze rese ancora più uniche dalle guide che le organizzano. Il primo evento è in programma domenica 30 maggio, il secondo è mercoledì 2 giugno.
GLI ALBERI MONUMENTALI DI PESCINELLO – DOMENICA 30 MAGGIO
Insieme a Mario Malinverno, guida escursionista del monte Amiata si torna in questa piccola succursale del Paradiso Terrestre per un’altra esperienza fra i giganti verdi. Ai piedi del Monte Labbro, nel versante sopra il borgo di Roccalbegna, lungo l’Alta Valle dell’Albegna, si trova questa piccola Riserva Naturale che custodisce un immenso tesoro dal punto di vista naturalistico. Infatti al suo interno vivono tra i più antichi organismi presenti in Italia: gli alberi Monumentali. Querce, Aceri, Carpini, ma soprattutto Tigli sono gli enormi guardiani secolari di questo piccolo ma spettacolare Regno ai piedi della Montagna del Santo Davide. Al ritorno sarà possibile apprezzare anche le spettacolari Gole dell’Albegna. Il Ritrovo alle 9 ad Arcidosso, in pizza Indipendenza. Trasferimento in auto propria fino a Roccalbegna (km19). Sarà un percorso di circa 6,5 chilometri, salita di media difficoltà per metà percorso.
Per informazioni, costi e altre richieste chiamare o scrivere a 320 9076 376.

TREKKING AL M.LABRO – SULLA MONTAGNA DEL MESSIA DELL’AMIATA – MERCOLEDI’ 2 GIUGNO
Sempre insieme a Mario Malinverno si potrà raggiungere la cima del Monte Labro, una delle terrazze panoramiche più belle del comprensorio amiatino. Il percorso prevede l’ascesa del Monte Labbro fino alle rovine degli edifici della Comunità Giurisdavidica.
Il trekking prenderà il via dal Parco Faunistico del Monte Amiata dove sarà possibile osservare daini, caprioli, cervi ed altre specie di animali in libertà. Accompagnati dal canto degli uccelli e se fortunati anche dal volo dei rapaci, i camminatori raggiungeranno la sommità della Montagna del Santo Davide dove la vista si perde dai monti dell’appennino alle isole dell’Arcipelago Toscano fino alla Corsica che fa da sfondo all’orizzonte marino. Quassù, nella metà del XIX secolo Davide Lazzaretti aveva edificato, con la sua Comunità, la Torre in pietra simbolo della Nuova Era che il mondo avrebbe dovuto conoscere. Ed in questo posto mistico che i camminatori potranno riposarsi prima di rimettersi in cammino per il ritorno. Il Percorso è ad anello, circa di 6,5km con un dislivello di circa 300m. Il sentiero risulta abbastanza impegnativo (molto ripido) all’andata, in 2 tratti per un totale di circa 200m. Il rientro è tutto discesa (sassoso) e pianura. Per informazioni, costi e altre richieste chiamare o scrivere a 320 9076 376.
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