Dedutto il 10 dicembre, ultima data il 20 aprile
Torna, con un calendario ricco e variegato, una nuova stagione di spettacoli al teatro Andrea Camilleri di Santa Fiora. Otto spettacoli, da dicembre ad aprile per un pubblico amplio e dai gusti assai diversi. Gli spettacoli ce ne sono per tutti i gusti, si va da Drusilla Foer (23 gennaio, “Venere nemica”) e Domenico Iannacone (2 febbraio, “Che ci faccio qui”) al laboratorio Ridi Pagliaccio con “Dove vai tuta nuda?”, in programma il 13 gennaio. La stagione teatrale, promossa dalla Fondazione Santa Fiora cultura e patrocinata dal Comune di Santa Fiora, è diretta da Roberto Nicorelli.
IL CALENDARIO DEGLI SPETTACOLI
Il sipario dell’Andrea Camilleri tornerà dunque ad alzarsi dopo uno stop e il primo spettacolo è in programma il 10 dicembre, a cura del Gruppo senza Sipario che porterà in scena “Chi è causa del suo male…”. Il calendario prosegue poi nel 2024 con il laboratorio Ridi Pagliaccio, Drussila Foer (nella foto) e Domenico Iannacone. Il 25 febbraio Marco Balcani porterà in scena “Kohlhaas”, mentre il 9 marzo sarà il turno di Lucrezia Lante della Rovere con “Le donne di malamore”. Il 23 marzo la compagnia Controscena presenterà “Non trova pace” e infine il 20 aprile, chiuderà la stagione Filippo Nigro con “Every Brilliant Thing“.
ECCO COME ABBONARSI
Fondazione Santa Fiora Cultura, che si occupa della programmazione, ha considerato questa stagione, come quella della ripartenza dopo gli anni di stop a causa del covid e a partire da sabato 11, dalle 15 alle 19, inaugura, direttamente in teatro, la campagna abbonamenti. È possibile sottoscriverli anche nelle giornate di domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Il nuovo teatro di Santa Fiora nel 2017 è stato dedicato a Camilleri, perché lo scrittore padre di Montalbano proprio nel comune di Santa Fiora era di casa. Il teatro comunale è un patrimonio culturale vivo del borgo amiatino e la volontà di intitolarlo allo scrittore siciliano è per sottolineare l’intento di renderlo sempre di più un centro dove ruotino e abbiano spazio le idee di artisti. Una scelta che negli anni ha voluto essere un’indicazione di un modello di intellettuale, un invito e un esempio, un gesto di affetto nei confronti del grande scrittore scomparso nel 2019.