Il Natale illumina Arcidosso e i suoi piccoli borghi
Un Natale di luce inonda Arcidosso. Dalla cima della torre aldobrandesca colori e emozione si proiettano sul pugno di case arroccate attorno al castello e si spalmano fino alla piazza principale, al corso, mentre sullo sfondo luccica Montelaterone, proprio come un presepe naturale.
NELLE FRAZIONI
Continua a vivere la poesia della minuscola Salaiola e la vitalità delle Macchie e Zancona. E poi le luci dei Bagnoli e delle Fornaci disegnano uno spazio sacro attorno allo sperone su cui sorge questo suggestivo paese amiatino. A guardarlo col grandangolo Arcidosso e le sue borgate sono un unico grande presepe naturale, con uno scenario mosso e variegato, in attesa della nascita del 25 dicembre. La sensazione è di condivisione totale di un momento dell’anno in cui l’identità si rinsalda e la comunità si autorappresenta. Un momento lungo un mese intero, di solidarietà e aggregazione delle migliori forze del borgo. Le celebrazioni natalizie arcidossine entrano nel vivo man mano che ci avviciniamo al 25 dicembre e la partecipazione per accendere la luce sulla nascita del Bambinello è corale.
UN INTRECCIO DI FORZE
In questa quarta edizione Natale di Luce, infatti, organizzata dalla Pro Loco e dall’amministrazione comunale, c’è il contributo di tutti: un intreccio di forze che fanno di questo evento di Arcidosso un unicum nel suo genere in tutta la provincia. Tradizione e innovazione, religiosità profonda e momenti più profani, contributi di giovani e giovanissimi, di artisti locali e non, partecipazione delle scuole e dei bambini, presenza di associazioni di volontariato e di musicisti, di artisti del teatro.
GIOCHI TRADIZIONALI, PRESEPI IN RIMA E FIACCOLE
Attorno ad Arcidosso tutte le iniziative delle frazioni: dai presepi in rima di Salaiola alla fiaccola dell’associazione La Faggia a Stribugliano, al torneo di panforte dell’associazione Monte Labbro de Le Macchie. Una sinfonia di fantasia e creatività che si mette in mostra fra lo sfavillio delle luci e dei colori di un Natale che vuole essere all’insegna dell’aggregazione collettiva con offerte molteplici per tutti i target di età e di aspettativa comune.
IL VILLAGGIO DI BABBO NATALE E LA MAGIA DEL PASSATO SENZA TEMPO
Magia dentro la magia l’Antico villaggio del Natale, che si picca di ricostruire il tempo che fu, una successione di ambienti e scorci e personaggi dal sapore antico e struggente: la casa si babbo Natale, quella di Arcidosso com’era, con dettagli, oggetti e arredi studiati e scelti con cura dagli organizzatori fra cui Giulia Malinverno e Cinzia Bardelli che hanno puntato sulla bellezza e la suggestione, incantando e fermando il tempo nel centro storico arcidossino. Anche il mercatino attorno al Villaggio appare un mercatino da presepe, fra il fascino di profumi e sapori locali e griffes di qualità.
MERCATINI E UN ORIGINALE VIDEOMAPPING
Eccellenze artigianali nei prodotti offerti dal mercatino natalizio di piazza Indipendenza, e la magia del Natale raccontata dal videomapping in 3D a cura di Q2 Visual in collaborazione con Antica proietteria e Gabriele Monaci oppure da quello dei ragazzi delle elementari guidati da Michele Guidarini. Ma anche i piccolissimi cantano e recitano e raccontano di “pace, amore e luce” come i ragazzi del catechismo. Un lungo filo rosso che armonizza sotto l’unico cappello del clima solidale natalizio grandi e piccoli, e ciascuno con le proprie competenze ed abilità è presente insieme con gli altri: voci (come quella di Beatrice Caterino), musiche ( come i cori gospel, o il trio Tosca o la Street band), teatro, cinema (cinema sonoro ensemble offerto da Enel Green Power).
PRESEPI NEL PAESE VECCHIO
Dappertutto omaggio a Babbo Natale come quello preparato dall’Avis e all’allestimento dei presepi: che siano meccanici o tradizionali invitano all’ascolto del messaggio evangelico, parlano di fede e amore, come l’istallazione di San Leonardo creata dal parroco Don Pier Luigi e dai suoi ragazzi. Nella chiesa parrocchiale si terrà la messa di mezzanotte dove culminerà l’incontro della comunità. Poi dopo il veglione di Capodanno al castello, si va dritti alla befana, con cori, canti, doni e magia. La vecchia delle meraviglie arrivata in piazza Indipendenza chiude questo tempo sospeso e fiabesco dove ognuno si riconosce parte di una comunità a cui appartiene e che contribuisce a far crescere.