La prima bruschetta con l’olio nuovo si può gustare sul monte Amiata. E’ sulle pendici dell’antico vulcano che crescono silenziose distese di olivi di Olivastra Seggianese. Oggi tutelata e promossa dal Consorzio di Tutela Olio Seggiano Dop, l’olivastra è una cultivar che identifica un fazzoletto di territorio dell’Amiata. E’ qui che sorgono olivi secolari di una forza e resistenza ai cambiamenti climatici del tutto unica. Benché la stagione della raccolta delle olive inizi intorno al 15 ottobre c’è un paese sull’Amiata dove è già possibile degustare il primo olio nuovo. Ci troviamo a Montegiovi, borgo di un fascino unico, in grado di guardare dall’alto verso il basso una vallata conosciuta con il nome Conca d’Oro. Il borgo amiatino, nell’ultimo weekend di settembre, da oltre 40 anni ospita la Sagra della Bruschetta. Tanti sono i turisti che giungono per gustare la prima bruschetta con l’olio nuovo.
LA SAGRA COMPIE 46 ANNI, TRA GLI EVENTI PIU’ TRADIZIONALI DEL MONTE AMIATA
Una festa antica, che quest’anno si svolgerà sabato 28 e domenica 29 settembre. L’evento nacque per permettere ai contadini della zona di poter svuotare gli ziri dall’olio vecchio e fare spazio a quello nuovo. Da qualche anno la festa offre l’occasione per fare una raccolta e spremitura straordinaria e offrire così un “olio prima dell’olio”, che presenta caratteristiche proprie ed è una vera e propria “primizia”.
NON SONO CIBO, ANCHE CULTURA DELLA GASTRONOMIA
Durante la Sagra della Bruschetta la visita ad uno dei frantoi tra Montegiovi e Montenero è obbligatoria, è qui che si può assaggiare la prima bruschetta si può gustare sul monte Amiata. Da non perdere anche la degustazione del “Montecucco DOCG”, vino a base di Sangiovese, il re dei vitigni di questo fazzoletto di Toscana, che si fa riconoscere per le caratteristiche vulcaniche dei terreni che regalano mineralità, sapidità ed eleganza.
L’EVENTO E’ INSERITO NEL CARTELLONE AMIATAUTUNNO
Sul Monte Amiata è tempo di #AmiatAutunno. Sabato 28 e domenica 29 settembre si alza il sipario sulla rassegna di appuntamenti dedicata ai prodotti tipici di questa terra. Castagne, funghi ma anche vino e olio sono il fil rouge di un itinerario che – fino a novembre – attorno ai piaceri del palato riunisce ben otto comuni: Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castell’Azzara, Castiglione d’Orcia, Piancastagnaio, Roccalbegna e Santa Fiora.