Grande successo per la Giornata del Fai all’aperto a Rocca Silvana nel comune di Castell’Azzara. 150 i visitatori
Grande successo per le Giornata Fai all’aperto, organizzata dalla delegazione Fai di Grosseto. L’evento si è svolto domenica e 150 visitatori, contingentati e muniti di tutti i dispositivi di sicurezza, hanno scoperto le bellezze della Rocca Silvana, la sua storia e il percorso di scavi che gli Archeologi dell’Università di Siena hanno svolto in questi anni. Il Castello concorre a diventare uno dei Luoghi del Fai e dietro a questo progetto di valorizzazione e scoperta c’è un grande lavoro dell’amministrazione comunale, delle associazioni del territorio e dell’intera comunità di Selvena, piccolo borgo che ospita il Castello.
IN VISITA, GUIDATI DA ARCHEOLOGI
“E’ stata l’occasione per scoprire la Rocca Silvana – spiega Maria Pia Vecchi, capo delegazione del FAI di Grosseto – un gioiello di inestimabile bellezza con tutta l’area degli scavi archeologici. Sono state rispettate le norme di sicurezza e di distanziamento sociale. Lo abbiamo fatto con l’importante contributo di due guide d’eccezione: a condurre le visite saranno, infatti, insieme ai volontari FAI, il professor Carlo Citter, direttore del progetto di scavo e la dottoressa Chiara Valdambrini, responsabile sul campo e della documentazione, nonché direttore del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma.
VISITA GUIDATA: OK CON LA PRENOTAZIONE ONLINE
La visita si è svolta nell’arco della giornata, dalle 10 alle 18, in turni di visita ad ogni ora, per gruppi al massimo di 12 persone per volta, con una pausa delle visite , tutto prenotabile online. Per gli organizzatori si è trattato di un primo esperimento di visite guidate post Covid e è stato un successo. Il numero massimo dei visitatori è stato raggiunto in poco tempo, solo i primi 150 che hanno effettuato la prenotazione hanno potuto accedere alla giornata e godere non solo della visita guidata alla Rocca ma scoprire le bellezze nascoste di Selvena. Ai turisti che per un giorno sono giunti in questo piccolo villaggio di montagna è stata offerta la possibilità di degustare anche i piatti tipici del territorio, ovvero il famoso tortello Selveniano. L’evento è stato organizzato grazie alla preziosa collaborazione di Comune di Castell’Azzara, insieme agli Usi civici di Selvena e all’Università degli Studi di Siena, titolare degli scavi condotti dal professor Carlo Citter.
UN PO’ DI STORIA
Costruita nel IX secolo, la Rocca Silvana, chiamata anche Rocca Selvena o Roccaccia Selvena è oggi un imponente e affascinante rudere che domina la valle del Fiora, con la sua bellissima torre pentagonale irregolare a filarotto, di stile federiciano. Nata come possedimento dell’abbazia di San Salvatore al monte Amiata, divenne nel Medioevo, sotto alla famiglia Aldobrandeschi, il palazzo- fortezza più importante della montagna, per i vicini giacimenti minerari di cinabro e mercurio, sfruttati sin da prima dell’anno 1000. La sua posizione su una collina rocciosa di quasi seicento metri di altezza la rendeva praticamente inespugnabile.