Siamo a fine gennaio e di neve naturale sull’Amiata nemmeno l’ombra. La Isa Impianti, grazie all’innevamento artificiale, ha comunicato l’apertura del campo scuola e del campo ludico delle Macinaie
Un anno fa, oggi, veniva aperta tutta la stazione con le forti nevicate dei giorni 16-19 gennaio. L’apertura della stazione sciistica a metà gennaio per gli operatori e per l’economia della montagna significò iniziare la stagione invernale in salita. Quest’anno la metà di gennaio è stata superata da qualche giorno e di neve naturale nemmeno l’ombra e la Isa Impianti che gestisce le risalite sul versante grossetano sta facendo di tutto per produrre neve artificiale a sufficienza per garantire almeno l’apertura dei campi scuola delle Macinaie. Sabato 20 e domenica 20 gennaio sono state due giornate molto fredde con un basso tasso di umidità (7%), elementi che comunque hanno permesso, grazie all’acqua dell’invaso a disposizione della società, di produrre un buon quantitativo di neve artificiale. Nel weekend è in programma l’apertura del Campo scuola de Le Macinaie.
GLI AGGIORNAMENTI
Dalle 15 di sabato fino alle 7 di domenica mattina, i cannoncini hanno “sparato”100 metri cubi ora. Nella notte tra sabato e domenica si sono raggiunti anche 140 mc. ora, ma le aste (giraffe) dell’Asso di Fiori non riuscivano ad andare a pieno regime per colpa della terra e foglie presenti in fondo all’invaso (insieme all’acqua) di Pratolungo che sta aspirando la pompa del lago. Essendo un invaso che si riempie con gli impluvi alimentati dalle piogge, in fondo, insieme all’acqua si depositano terra e foglie che vengono trasportati lungo i fossi che lo alimentano. Nonostante le griglie e i filtri posizionati prima dell’ingresso nel lago, quando ci sono “bombe d’acqua”, come quest’autunno, non si riesce a “filtrare” tutto. “Questo è il primo anno che succede una cosa del genere – spiegano dagli impianti di risalita – ed ogni 2/3 ore dobbiamo cambiare o pulire i filtri dei cannoni e fare attenzione che la pompa non vada sotto la pressione minima”. Nel weekend appena terminato in media sono stati accesi 7 cannoni producendo neve di buona qualità.
IL VENTO, TRA I NEMICI DEGLI IMPIANTISTI
La battaglia più dura è stata il forte vento che non si è mai fermato un momento con forti raffiche. Questo comporta lo “spolvero” della neve sparata che invece di depositarsi lungo i tracciati viene spinta dentro al bosco. “Noi andiamo avanti con il nostro obiettivo – concludono – Andiamo avanti e speriamo di riuscire a finire quanto cominciato e di poter riuscire nell’apertura dei Campi Scuola delle Macinaie”.
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